Studi su Giovanni Fusco
GIOVANNI FUSCO: IL PADRE DELLA MODERNA MUSICA DA FILM - NONA PARTE di Sonia Picozzi
Giovanni Fusco & Francesco Maselli: Gli sbandati, I delfini, Gli indifferenti
Maselli ha detto: «spero di dimostrarmi coerente e fedele a quell’indirizzo realistico, senza ulteriori specificazioni o aggettivi che ho cercato di seguire nei più riusciti dei miei documentari e in questo che non riesco a non considerare un po’ come il mio primo film, in quanto presa di contatto con un personaggio, una storia, dei sentimenti» (1). Maselli è riuscito ha «riscrivere» nel suo linguaggio e in modo analitico quelli che erano stati gli insegnamenti ricevuti dai suoi maestri, Antonioni e Visconti, fermi restando i «passi falsi» fatti, com’è naturale che sia, da lui stesso riconosciuti (2).
Tipico dello stile di trattamento della storia da parte di Maselli è lo studio del carattere e l’approfondimento psicologico dei personaggi utilizzati come simboli ed elementi propulsori della dialettica tra mondo interiore e mondo della storia. Caratterista che lega, come un filo rosso, questo primo film con gli altri rendendoli, come li definisce Stefania Parigi (3), una trilogia della gioventù. Non è un caso che la colonna sonora sia affidata allo stesso musicista, la qual cosa ci permette di rilevare anche lo stesso stile di commento che diventa un ulteriore legame tra i tre film e che è poi tipico della maniera fuschiana e cioè una musica che sia l’anima del personaggio, che ci racconti quello che il «personaggio stesso non ha il coraggio di mostrarci».
«Sono molto critico nei confronti di me stesso. Purtroppo ai registi non è consentita una nuova stesura delle loro opere, come al romanziere o al saggista. Se potessi riscriverei buona parte del film, salvo la parte finale, che lascerei com’è» (4).
LA TITANUS PRESENTA
GLI SBANDATI
• Titoli su scorcio di un palazzo con musica orchestrale
PRODOTTO DALLA CVC
CON
LUCIA BOSÈ JEAN PIERRE MOCKY
GOLIARDA SAPIENZA
E CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI
ISA MIRANDA
SCENEGGIATURA
FRANCESCO MASELLI A. SAVIOLI P. VISCONTI
DA UN SOGGETTO DI
P. VISCONTI
MONTAGGIO
A. ZITA
FONICO
• Dissolvenza incrociata, vista di un palazzo, m. d. p. in carrellata a scorrere su questo caseggiato.
G. DELLA VEDOVA
DIRETTORE DELLA FOTAGRAFIA
GIANNI DI VENANZO
MUSICA
GIOVANNI FUSCO
DIRETTA DALL’AUTORE
REGIA
FRANCESCO MASELLI
• Stacco, interno.
Musica a sfumare finisce sulla voce fuori campo che racconta.
(Siamo nell’estate del 1943 nella villa di campagna La Malga, il padre è morto quando lui aveva 11 anni e la madre aveva dovuto prendere la direzione degli stabilimenti di famiglia, quando scoppiò la guerra La Malga diventò dimora abituale e della guerra vi giungeva una eco lontana. Lui ha appena compiuto 19 anni.), m. d. p. lentamente girando nella stanza arriva ad inquadrare un ragazzo, Andrea, il Conte, che dorme nel suo letto, si intuisce che la voce che racconta è la sua. Si sente bussare, entra la cameriera per svegliarlo per ordine della signora Contessa, sua madre.
• Dissolvenza incrociata, Andrea entra di spalle nell’inquadratura camminando verso la porta.
• Stacco, primo piano di Ferruccio di spalle affacciato ad una finestra. La voce narrante spiega che si tratta di un suo amico di infanzia. Entra Andrea dicendo che bisogna andare in paese. Arriva un telegramma per Carlo, cugino di Andrea. Voce off di Andrea spiega che Carlo è figlio dello zio Giovanni, grosso gerarca fascista, rifugiatosi, dopo il 25 luglio, in Svizzera.
• Dissolvenza incrociata, campo totale di uno scorcio di giardino in cui abbiamo i tre ragazzi con le bici, uno è in primo piano, gli altri due sono sullo sfondo – voce off di Andrea continua il suo racconto – si avviano.
Musica.
• Dissolvenza incrociata, i tre arrivano in paese dove vedono degli sfollati.
La musica rimane in sottofondo.
• Dissolvenza incrociata.
Fine musica.
• Interno del palazzo del Podestà dove Andrea, il Conte, riceve gli sfollati che chiedono asilo presso La Malga. Si sentono delle grida, si affacciano, si sta svolgendo una rissa.
• Stacco, esterno, la rissa viene placata, i tre giovani se ne vanno.
• Dissolvenza incrociata, esterno, in riva al fiume una ragazza è seduta vicino ad un giradischi.
Musica intradiegetica: nel giradischi sta suonando un disco che fa da sottofondo.
Si parla di Andrea che è andato dalla madre ad intercedere per la famiglia di sfollati che ha accettato prima.
• Arriva Andrea.
• Dissolvenza incrociata, Andrea con una ragazza, si baciano.
• Dissolvenza su nero, interno della villa si sta cenando, la Contessa parla degli sfollati con i tre ragazzi, dice: «avremmo dovuto aspettare di ospitare gente sconosciuta, doveva essere più deciso il Podestà». Ferruccio accende la radio su richiesta della Contessa.
• Dissolvenza su nero, esterno giorno, tre donne in bici, m. d. p. si muove in carrellata fino ad accogliere nell’inquadratura Andrea e la giovane sfollata Lucia (Lucia Bosè) seduti sull’erba di fronte al fiume. Parlano del lavoro di lei a Milano, lui fa una battuta, lei si offende
Musica orchestrale.
Lucia si alza dicendo che è ora di andare via. Mentre vanno via continuano a chiacchierare in maniera più distesa.
La musica continua facendo da sottofondo alle loro chiacchiere.
• Dissolvenza su nero.
Fine musica.
Lucia sale in bici con Andrea.
La musica riprende.
Cadono dalla bicicletta.
Fine musica.
Ridono.
• Stacco esterno, voce off di Andrea racconta che è stato al fiume ma che non riusciva a smettere di pensare a Lucia. Andrea e Ferruccio ritornano a casa in bicicletta.
• Stacco, interno, la Contessa parla con Carlo di suo padre e della situazione della guerra in generale. Arrivano Ferruccio e Andrea. Il cameriere annuncia l’arrivo di Lucia e Andrea le fa dire che non c’è nessuno.
• Dissolvenza incrociata.
La radio è accesa, musica intradiegetica.
I ragazzi in salotto giocano e parlano ascoltando la musica, poi sentono dei rumori allora spengono la luce e la radio.
Fine musica.
Stanno bombardando, si sente urlare, i tre ragazzi escono per andare a vedere, entrano nelle stanze dove sono gli sfollati, c’è una donna (Goliarda Sapienza) che ha una crisi isterica e Lucia che cerca di calmarla, Carlo va a prendere un calmante poi torna e lo da alla donna con l’aiuto di Lucia. Lucia ignora Andrea e si rivolge a Carlo che poi rimprovera Andrea in quanto prima l’ha invitata ad ascoltare la radio con loro e poi davanti alla Contessa l’ha negato umiliandola. Primo piano di Andrea.
• Dissolvenza su nero, piano americano di un ragazzo che esce dal bar con un vassoio.
Musica.
Andrea è seduto da solo al caffè del paese mentre la sua voce off racconta le sue inquietudini rispetto a Lucia, poi si alza e si incammina, incontra Carlo e Ferruccio.
Fine musica.
Si salutano.
la musica riprende.
Andrea continua a camminare verso casa.
• Dissolvenza incrociata, Andrea entra in casa e va a guardare dalla finestra, vede Lucia, si butta sul letto.
Musica cresce di intensità divenendo struggente.
• Stacco sul primo piano di Lucia che guarda verso la finestra.
• Dissolvenza su nero.
fine musica.
La Contessa è nella sua camera da letto. Bussano: è un ragazzo che le annuncia che la guerra è finita.
• Gli sfollati parlano della fine della guerra.
Musica.
• In paese la gente si raduna.
Fine musica.
Ascoltano l’annuncio di Armistizio proveniente da un altoparlante.
• Andrea guarda Lucia andare via.
Musica.
• Arriva Isabella, fidanzata di Andrea.
Fine musica.
• Isabella affronta Andrea chiedendo spiegazioni su Lucia, lui le dice addio.
• Dissolvenza incrociata, primo piano di Lucia che mangia, si sente un rumore di macchina, Lucia si affaccia.
Musica.
Esce e vede la macchina andare via, torna indietro quando si sente chiamare si gira per fronteggiare Andrea che le comunica che è partita solo la madre, si baciano.
Musica cresce di intensità fino a cessare bruscamente quando Lucia si scosta altrettanto bruscamente da Andrea che si arrabbia, si schiaffeggiano e lei va via, la musica torna vibrante e triste in un tutti orchestrale.
• Stacco, treno, sera, voce off di Andrea racconta che è passato un mese.
Musica.
nel treno ci sono prigionieri italiani dei tedeschi, fuggono.
Fine musica.
• Stacco, interno della villa, Andrea e Ferruccio giocano a ping-pong, arriva all’improvviso Lucia dicendo che i fuggitivi si sono nascosti lì vicino e chiede ad Andrea di dare loro asilo.
Musica.
• Dissolvenza incrociata, esterno.
Il tema svolto si sviluppa fino a diventare un nuovo tema che simboleggia lo stato d’animo di Andrea che vorrebbe avere il coraggio di essere l’«eroe» che Lucia vorrebbe.
Andrea arriva dai fuggitivi e dice loro che possono andare alla villa.
Fine musica.
• Dissolvenza incrociata, Carlo va a chiamare il dottore, sente della gente parlare della fuga dei prigionieri e dice ad uno che deve vedere Martino, si incamminano.
• Stacco, interno della villa, sono al capezzale di uno dei fuggitivi che è ferito.
• Stacco, i fuggitivi nel salotto parlano, Andrea porta loro da mangiare. Arriva Ferruccio visibilmente scettico e disinteressato della tragedia. Arrivano Carlo e Martino. Ferruccio da in escandescenze dice che quelli sono dei fuorilegge e li metteranno in pericolo. Andrea lo redarguisce e lo manda via.
Musica.
I fuggitivi decidono di restare uniti e di seguire Martino.
Fine musica.
Martino illustra il piano di fuga.
• Lucia scende.
Musica.
Andrea vuole darle delle spiegazioni, si baciano poi entrano in una stanza, si stendono su un divano, si abbracciano e si baciano.
• Dissolvenza su nero.
Fine musica.
Interno della casa del Podestà, Ferruccio viene a denunciare la presenza dei fuggitivi alla Malga.
• Stacco, esterno, Ferruccio esce dalla casa del Podestà, un uomo l’ha visto.
• Stacco, interno della stanza della villa dove si trova il fuggitivo ferito che delira, tutti gli sono accanto mentre spira.
La musica in stile requiem esprime un sentimento di tristezza, ma anche di rassegnazione.
Andrea vede arrivare Ferruccio.
Fine musica.
Andrea lo accusa di aver tradito, Ferruccio si difende negando, ma sopraggiunge l’uomo che l’ha visto uscire dalla casa del Podestà e lo accusa, Andrea lo picchia e lui confessa. Arrivano tutti, rinchiudono Andrea e poi vanno ad ascoltare la radio dove stanno trasmettendo l’annuncio della liberazione di Napoli.
• Preparano la fuga.
Musica incalzante vagamente bachiana.
Lucia annuncia che andrà con loro.
Fine musica.
• Portano il ragazzo morto dal prete.
Torna la musica in stile requiem, in crescendo e sempre più incalzante va a finire nel momento in cui sorge il sole, è l’alba.
Lucia saluta i suoi parenti, arriva il camion che deve condurli via, nello stesso momento arriva una macchina su cui viaggia la Contessa con un gerarca tedesco, arriva Ferruccio, la Contessa dice che ha trovato il modo per farli fuggire in Svizzera, Carlo le risponde che loro vanno con i fuggitivi e si avvia con Lucia al camion. La Contessa dice ad Andrea: «non ho che te! Non andare…», piange.
Musica in crescendo fino ad un tutti orchestrale su Lucia che fugge verso il camion e Andrea che resta a guardarla, fine musica.
Andrea entra in macchina con la madre. Arrivano soldati tedeschi. Il gerarca che era in compagnia della Contessa indica loro la direzione che ha preso il camion dei fuggitivi.
• Stacco, primo piano di Andrea nella macchina che si allontana, si sentono degli spari e lui scoppia a piangere.
• Stacco, due dei tedeschi che inseguivano il camion caduti dalla moto sono feriti lievemente, uno si alza e va, con la moto, verso un altro che sta tornando indietro a piedi, si avvicina a due corpi riversi al suolo, ne gira uno con il piede, è Lucia.
Musica tragica in tutti orchestrale.
I due tedeschi escono dall’inquadratura e la macchina da presa fa un lento carrello indietro arrivando in campo totale ad inquadrare i cadaveri di Lucia e di Carlo.
• Stacco, campo totale.
La musica si fa da parte, quasi rispettosa, rimanendo in sottofondo.
Si vede il camion dei fuggitivi ripartire.
La musica in crescendo torna a «riempire lo schermo» di nuovo protagonista.
Appare la scritta «5 ottobre 1943». FINE.
LUX FILM
presenta
• Panorama, panoramica su città
• Scorci di città
• Voce off o fuori campo: «è così difficile a un anno di distanza raccontare quell’inverno, di me, di tutti noi delfini, come ci chiamano in questa città, in una città antica come ce ne sono tante in Italia, dove le strade, i palazzi, i muri stessi sono come impregnati di storia, di tradizioni, di passato…»
• (inizio musica piano solo) pp di un uomo che fuma, pare intento a leggere o a scrivere (= è Anselmo)
• Voce off: «… ed è forse per questo che qui finisce tutto per attutirsi, per soffocare, sembra sempre che non sia successo niente e finiamo per crederlo anche noi…»
• [piano sequenza] DISSOLVENZA INCROCIATA, campo totale, esterno notte, città, persone che passeggiano, carrellate panoramiche sulla gente, oltre alla musica si sente anche il sonoro…
• Voce off: «… ma è proprio per questa ragione che comincio a scriverle [si capisce in questo momento che la voce che narra è di Anselmo], per capire meglio io stesso come fu che nel giro di una stagione ci ritrovammo cambiati, diversi!»
• … la carrellata panoramica si ferma sull’inquadratura di un locale, “Caffè Meretti”, (fine musica) di fronte al quale alcuni ragazzi si accordano per la serata poi vanno via facendo rombare i motori delle loro potenti e lussuose macchine.
• (musica) voce off: «infondo la storia può cominciare da qui, da quella sera in cui Marina si sentì male e Fedora non era ancora dei nostri. Fedora era una delle tante ragazze che si fermavano a guardare quando uscivamo rumorosamente dal caffè.»
La macchina da presa (mdp) segue le macchine fino a che nell’inquadratura entra in pp una donna di spalle (=Fedora, interpretata da Claudia Cardinale), la mdp si ferma e la donna si gira seguendo le macchine con lo sguardo [musica più forte, piano e fiati che dialogano dissonanti come a sottolineare la divisione di due mondi che viaggiano su binari diversi, ma che alcune volte il caso incrocia…] poi quando le macchine scompaiono torna di spalle e si incammina, la mdp la segue…
I DELFINI
• [INIZIO TITOLI, FINE PIANO SEQUENZA]
• DISSOLVENZA INCROCIATA, Fedora cammina verso la mdp, lo scenario è cambiato, è quasi a casa.
CLAUDIA CARDINALE
GERARD BLAIN
ANNA MARIA FERRERO
• Fedora entra nel portone di casa
• DISSOLVENZA INCROCIATA, interno casa
SERGIO FANTONI
TOMAS MILIAN
e con la partecipazione di
BETSY BLAIR
ENZO GARINEI
GERMANA PAOLIERI
LIDIA ALFONSI
TINA LATTANZI
Fedora accende la luce dicendo alla madre che sta cucendo: «possibile che tu ti devi sempre accecare!»
• Fedora commenta andando nella sua stanza: «…dobbiamo fare economia, lo so…». (musica cresce d’intensità) Fedora si spoglia per andare a letto…
con
GIORGIO GORA
e
ANTONELLA LUALDI
nel ruolo di Elsa
soggetto e sceneggiatura
ENNIO DE CONCINI
FRANCESCO MASELLI
AGGEO SAVIOLI
con la collaborazione di
ALBERTO MORAVIA
aiuto regista Berto Peloso
assistente alla regia Ahamed Harzallah
fonico F.Ancillai, G. Nardone
montaggio Ruggero Mastroianni
musiche di
GIOVANNI FUSCO
fotografia di
GIANNI DI VENANZO
Un film
LUX VIDES
prodotto da
FRANCO CRISTALDI
regia di
FRANCESCO MASELLI
• Fedora guarda alla finestra .
• DISSOLVENZA SU NERO (fine musica) [inizio piano-sequenza] Marina sul divano ride istericamente con Anselmo accanto [siamo in una casa dove sono riuniti i ragazzi delle macchine osservati da Fedora], arriva il dottore chiamato per portare soccorso a Marina [fine piano-sequenza].
• STACCO sul dottore che entra [inizio piano-sequenza], visita Marina poi va via accompagnato da Margherita. Elsa balla con Alberto (=Tomas Milian) (musica da ballo come se qualcuno avesse messo un disco o acceso la radio ma la fonte non è intradiegetica, almeno non in questo momento) [fine piano-sequenza].
• STACCO [inizio piano-sequenza], Margherita in macchina col dottore (STACCO anche per la musica che finisce) vanno al Caffè Meretti dove lei introduce al nuovo dottore gli altri avventori. Vanno via [fine piano-sequenza].
• DISSOLVENZA INCROCIATA [inizio piano-sequenza], dottore solo a casa davanti al tavolo apparecchiato per la cena. Arriva Fedora (il dottore è il nuovo pensionante in casa sua) chiacchierano (inizia la musica) [fine piano-sequenza].
• [inizio piano-sequenza] esterno di una villa, è quella dei De Matteis, i genitori di Alberto, arriva gente per una festa in onore di una compagnia di giro che aveva dato una versione passabile di La figlia di Iorio di D’Annunzio. La madre di Elsa la presenta ad un certo signor Mattioli, gli amici la chiamano [fine piano-sequenza].
• STACCO sulla Andreassa (Margherita) che esce dalla macchina, arriva Alberto, parlano del dottore e della ragazza che era con lui in una precedente occasione, Fedora, Alberto commenta che è carina.
• DISSOLVENZA INCROCIATA [inizio piano-sequenza], interno casa (in questo momento scopriamo che la voce off è di Anselmo, fratello di Elsa e fidanzato di Marina), la mdp vaga nella sala toccando i vari gruppi. Sono presenti anche Fedora e il dottore, c’è un battibecco con Alberto che poi dice a Margherita: «andiamo a scegliere i dischi», quando sono soli dice: «gli soffio la ragazza al dottorino»! Scommettono [fine piano-sequenza].
• STACCO, nell’altra stanza vogliono fare un gioco di società…
• … STACCO, arriva Alberto che propone di giocare all’assassino.
• STACCO, Alberto passeggia per la stanza dicendo a due attori che lo spettacolo non gli è piaciuto, poi chiama Fedora per farle dare le carte per giocare all’assassino.
• STACCO su Elsa che parla con Jacobi, arriva suo fratello Anselmo.
• STACCO, inizia il gioco delle carte, il dottore va via, si spengono le luci. (inizio musica) Alberto cerca di baciare Fedora ma lei si scansa.
• STACCO, i gruppi si spostano, vari stacchi sui movimenti delle persone, le coppie si appartano, Alberto si getta sul divano cercando, nuovamente, l’approccio con Fedora che si ribella sulle prime ma che poi cede.
• Urlo della vittima del gioco, si riaccende la luce (fine musica, era una canzone), Fedora sola e sognante sul divano.
• DISSOLVENZA INCROCIATA [inizio piano-sequenza], il dottore fa la valigia, entra Fedora lui dice di volerle bene veramente, poi esce, entra la madre di Fedora dicendole che le ha telefonato Alberto [fine piano-sequenza].
• DISSOLVENZA SU NERO, esterno, pioggia, voce di Anselmo racconta, vedute di città.
• STACCO, interno Caffè Meretti, Elsa, Fedora, Alberto, Anselmo e il fidanzato di Elsa…
• … arriva il dottore, parla con Alberto, litigano…
• … arriva Margherita, detta Querelle, Alberto torna al tavolo poi anche Querelle va al tavolo.
• DISSOLVENZA SU NERO, (musica e inizialmente campane), esterno, totale del campanile, voce di Anselmo narra ciò che accadde nei due mesi precedenti il ritorno di Marina: Querelle ha avuto una relazione col dottore.
• STACCO, interno casa di Querelle, lei a letto col dottore (fine musica), parlano poi lei si alza, parlano di Fedora, lui ne è ancora innamorato.
• DISSOLVENZA INCROCIATA, esterno, Fedora davanti al Meretti, voce di Anselmo racconta della sua felicità per la storia con Alberto, arriva Alberto a prenderla con la macchina, vanno via e Anselmo dice: «finalmente arrivò il telegramma che annunciava il ritorno di Marina».
• interno, Anselmo va in camera di Elsa che è triste e piange, le dice di alzarsi che devono andare a prendere Marina, sentono un rumore di macchina e pensano che sia Alberto con Fedora, Anselmo va alla finestra a guardare e vede che è la madre che torna con Mattioli (musica 1, sensuale e quasi ballabile poi rumore di macchina), Anselmo rientra in camera (musica diversa da 1), entra la madre (musica diventa quella di 1), si affrontano poi lui va da Elsa e commentano.
• DISSOLVENZA INCROCIATA, macchine arrivano alla stazione, il treno di Marina è in ritardo, il gruppo va al mare (Alberto, Fedora, Querelle, Anselmo, Elsa). Anselmo schiaffeggia Elsa che guarda Alberto e Fedora che si baciano. Alberto e Anselmo si attaccano.
• Arriva il treno, Marina e Alberto si baciano.
• DISSOLVENZA SU NERO, mare, voce di Anselmo racconta la sua felicità e la decisione di partire, di andare all’estero per sempre, lui e Marina sdraiati sulla sabbia si baciano e si dichiarano il loro amore, poi lei gli dice che entrerà come socia nell’azienda del padre di lui, Anselmo si arrabbia dicendo: «dobbiamo rompere con questa mentalità» (inizia una musica struggente e malinconica) lui dice: «che peccato…», si alza e va via lasciando Marina a piangere.
• STACCO, una Ferrari a forte velocità nelle stradine di campagna, sono Alberto e Fedora, all’improvviso Alberto frena e bacia Fedora.
• STACCO, Alberto e Fedora a letto in una stanza d’albergo.
• DISSOLVENZA SU NERO, inquadratura di una finestra dall’esterno, si vede una ragazzina che suona il piano e se ne sente la musica (musica intradiegetica, resa personaggio), carrellata ottica all’indietro fino ad entrare nella stanza di Anselmo a finire sul suo pp, la sua voce racconta di Fedora e Alberto e del fatto che lui ha deciso di partire lo stesso anche senza Marina, odia il padre per l’accordo che ha stretto con Marina, arriva il padre, si affrontano, Elsa origlia dalla porta, Anselmo va via, la sua voce dice che il suo unico rimpianto era lasciare sola Elsa, Elsa sul letto.
• DISSOLVENZA INCROCIATA, Elsa in strada, voce di Anselmo racconta che in quei giorni Elsa ha scoperto chi fosse il suo ammiratore, quello che le mandava rose ogni mattina, Elsa incontra un uomo, Ridolfi, parlano.
• DISSOLVENZA INCROCIATA, Querelle e Anselmo in casa di lei, si baciano, lei dice che non servirebbe a niente (musica, fine musica), Querelle gli dice che l’ammiratore di Elsa è Ridolfi, (musica uguale a 1 poi fine).
• STACCO, esterno, una macchina ferma in un campo, dentro ci sono Elsa e Ridolfi, hanno fatto sesso, lui le dice che non sposerà più Querelle.
• STACCO, una macchina arriva in città, è Anselmo che incrocia la macchina di Mattioli in cui vede la madre e provoca un incidente. La sua voce dice: «sentii subito che la mia fuga e la mia ribellione finivano lì».
• STACCO (musica), pp di Anselmo che scrive, si ritorna all’inquadratura iniziale, è stato tutto un flash-back, in questo momento il tempo dell’argomento e quello della narrazione vengono a coincidere. La voce di Anselmo racconta che il padre mise a tacere l’episodio dell’incidente e che lui tornò a casa.
• STACCO, Anselmo passeggia.
• Anselmo a casa, arriva Querelle, lui continua a raccontare: Querelle darà un ricevimento di addio perché parte per sempre, Fedora è incinta di Alberto.
• DISSOLVENZA SU NERO, Fedora e sua madre a casa, Fedora le dice che non ama più Alberto e che anche se è incinta di lui non intende sposarlo, tanto lui non glielo chiederebbe.
• STACCO, Alberto con la madre, parlano della gravidanza di Fedora, lui dice che non vuole sposarla e che di un bimbo ci si può anche liberare, la madre obbietta che ci sarebbe uno scandalo e che proprio ora con la guerra le sinistre distruggerebbe suo padre.
• STACCO, Alberto va in macchina a prendere Fedora, lei entra in macchina, lui le fa i complimenti per essere riuscita ad incastrarlo.
• STACCO, interno, Querelle accoglie gli ospiti, c’è anche il dottore, Anselmo è già ubriaco, Querelle dice che andrà in Messico. Arriva Marina. Arrivano Fedora e Alberto che annuncia il suo matrimonio con Fedora. Querelle da dei regali di addio a tutti. (Un disco va nel giradischi, musica intradiegedica) Querelle balla col dottore, Alberto con Fedora che guarda il dottore, Marina invita Anselmo, Elsa balla con Guglielmo, il fidanzato, Alberto cerca di baciare Fedora ma lei si ribella, allora lui le urla contro, qualcuno ferma il disco, Alberto dice al dottore di baciarla lui che ha il permesso, il dottore lo fa e Fedora non si ribella. Alberto picchia il dottore, fanno a botte mentre tutti guardano in silenzio, il dottore dice: «Dio che schifo!» e va via, Querelle gli corre dietro, Fedora è sparita.
• Querelle e il dottore si salutano, poi lui va via e lei torna nel salone ma è vuoto stanno girando per la casa vuota, lei dice di tornare nel salone ma loro continuano a girare per la casa come avvoltoi attaccandola e accusandola di essere sempre stata povera, mentre loro l’avevano sempre invidiata per la sua presunta posizione privilegiata di contessa rispetto a loro ricchi, ma borghesi. A quel punto Querelle li caccia e loro vanno via lasciandole i regali appena ricevuti. Anselmo rimane, gli altri lo chiamano, ma lui esita e poi va via, Querelle rimane sola.
• DISSOLVENZA SU NERO, Fedora e il dottore in strada, lui l’accompagna a casa, si dichiarano l’amore reciproco e lui comincia a gridare che si sposeranno, si baciano, lei entra in casa, lui le dice torno a prenderti dopo e va via.
• DISSOLVENZA INCROCIATA, interno, Fedora entra in casa, (musica di 1) si spoglia, vaga per la casa, trova la madre (fine musica) che dice: «sto male, un altro bello scandalo, non resisto!» (musica)
• DISSOLVENZA INCROCIATA (fine musica), Fedora entra al Caffè Meretti dove deve incontrarsi col dottore, ma prosegue dritto, va da Alberto, tutte le coppie si sono ricomposte, la mdp vaga fino ad arrivare su Anselmo, la sua voce dice: «… e tutto va avanti come prima…»
• STACCO sulla piazza
• STACCO su Anselmo che scrive domandandosi, di nuovo, cosa fosse successo poi dice: «tra una settimana mi sposo con Marina nella stessa chiesa in cui si sono sposati mia sorella, Alberto e Fedora! Ora è tardi, sono le 8, devo andare in fabbrica!», si alza, va alla finestra…
FINE
ROD STEIGER (Leo)
SHELLY WINTERS (Lisa)
TOMAS MILIAN (Michele)
PAULETTE GODDARD (Maria Grazia)
in
GLI INDIFFERENTI
DAL ROMANZO OMONIMO DI MORAVIA EDIZIONE ITALIANA VALENTINO BOMPIANI
RIDUZIONE CINEMATOGRAFICA DI SUSO CECCHI D’AMICO
sceneggiatura e dialoghi Francesco Maselli
montaggio Ruggero Mastroianni
musica Giovanni Fusco
orchestra diretta da Carlo Savina
direttore della fotografia Gianni Di Venanzo
regia Francesco Maselli
• Bianco e nero.
• Titoli con musica che sfuma sull’inquadratura iniziale di una fontana da giardino ripresa da una finestra di una villa.
• Carla (Claudia Cardinale) in giardino (musica), passa davanti alla fontana e rientra in casa. La musica continua fino all’entrata di Leo (amante di Maria Grazia, mamma di Carla e Michele, e aspirante amante di Carla) lui parla e la musica cessa.
• Carla è sola nella sua stanza (il pianoforte suona la melodia della fontana), si spoglia davanti allo specchio, si guarda, entra Michele, suo fratello, (la musica si interrompe). Quando Michele fa per uscire dalla stanza si inizia a sentire una melodia suonata sempre più in crescendo da un piccolo ensemble, lui spegne la luce ed esce.
• Stacco, fine musica, interno sala da pranzo, Carla, Leo, Maria Grazia, Michele, festeggiano il compleanno di Carla.
• Carla seduta alla fontana (tema della fontana) arriva Leo (musica continua dopo un po’ sfuma e finisce). Carla è ubriaca, passeggiano, poi Leo la bacia (la musica torna in una variazione di sapore inquietante del tema della fontana). Carla e Leo entrano in una depandance abbandonata, lei si butta su un materasso (la musica torna a essere quella del tema di Carla). Leo parla (fine musica), cerca di spogliarla, ma lei si ribella dicendo di sentirsi male.
• Stacco, festa al Riz (musica da ballo stile anni 30-40) Carla e Leo ballano, Michele va via dalla festa.
• (dissolvenza musicale nel tema di Michele) Michele in strada sotto la pioggia, guarda una donna e un uomo che si abbracciano e si baciano in una macchina sembrano quasi Carla e Leo.
• Stacco si sente un pianoforte (musica intradiegetica), è Lisa (amica di Maria Grazia, ex amante di Leo, attratta da Michele) che sta suonando nella villa, quando vede arrivare Michele si interrompe, discutono. Arrivano Carla, Leo e Maria Grazia, la luce va via per il temporale. Leo approfittando del buio fa delle avances a Carla, la bacia e Lisa li vede. Torna la luce, Carla suona il pianoforte, poi Michele e Leo litigano: Michele tira un posacenere a Leo, ma colpisce Maria Grazia.
• Stacco, Carla osserva Maria Grazia a letto accudita da Lisa e da Leo.
• Carla nella sua stanza (musica incalzante) si cambia ed esce di casa, entra nella macchina di Leo (la musica diventa un sottofondo ostinato a cui si sovrappone il tema di Carla).
• Stacco (fine musica) Maria Grazia nella sua camera sente una finestra sbattere, si alza e incontra Michele svegliato anche lui dalla stessa finestra, parlano di Leo.
• PP di Michele inizia una musica che continua sul…
• … PP di Carla a letto con Leo. Carla piange (musica diventa il suo tema), si alza, va in bagno a vestirsi. Leo dorme, Carla esce dal bagno (fine musica), va da Leo, lo sveglia per comunicargli che sta tornando a casa, esce. Leo si alza e incontra Maria Grazia che è entrata con le sue chiavi.
• Maria Grazia e Lisa in un ristorante all’aperto (musica da fiera in sottofondo) litigano perché Maria Grazia pensa che Lisa abbia ancora una relazione con Leo, mentre Lisa sta parlando di Michele così ridono del malinteso.
• Stacco Maria Grazia, Michele e Carla a pranzo a casa, arriva Leo.
• Maria Grazia e Leo in salotto soli, arriva Carla, Leo tratta male Maria Grazia che sconvolta rompe la collana di perle e va via; Carla si china a raccogliere le perle.
• Stacco, PP di Michele a casa di Lisa, si spogliano, lui è cinico, in sottofondo si sentono dei tuoni che annunciano il temporale. Lisa dice a Michele che anche Carla è amante di Leo, Michele si indigna e dice che Leo la pagherà.
• Stacco, Michele in strada sotto la pioggia, (tema di Michele, lo stesso della passeggiata sotto la pioggia).
• Stacco, Michele entra in un negozio (fine musica) e compra una pistola.
• Michele alla porta di Leo, entrano in casa. Michele gli spara, ma la pistola fa cilecca, lottano. Carla esce dalla camera da letto, si affrontano, poi Leo dice che è disposto a sposare Carla, Michele dice a Carla, andandosene, cominceremo insieme un’altra vita. La scena si chiude sul PP di Carla che piange (la musica continua sulla scena successiva)…
• ... esterno, pioggia, Carla e Michele tornano a casa, (la musica si evolve nel tema di Carla), entrano (fine musica), Michele chiede quando darà la notizia alla mamma e lei risponde che lo farà l’indomani. Arriva Maria Grazia vestita in maschera pronta per andare ad una festa. Michele dice a Lisa noi andiamo a cena fuori, lei accetta (musica incalzante che continua sulla scena successiva…)
• … Carla trucca la madre
• PPP di Carla a sfocare FINE (la musica diventa quella dei titoli d’inizio)
• TITOLI DI CODA
fonico Claudio Majelli
microfonista Bruno Borghi
registrazione sonora Fonoroma
<< OTTAVA PARTE >> / << DECIMA PARTE >>
NOTE:
1.Francesco Maselli, Atto di coerenza: Gli sbandati, in «Cinema nuovo», 48, dicembre 1954, p. 374.
2.Cfr., AA. VV., Francesco Maselli. L’occhio e il ritmo, a cura di Mino Argentieri, Associazione culturale «Il barattolo», con il contributo della regione Campania, 1994, 10.
3.Stefania Parigi, Francesco Maselli, Il castoro cinema, La nuova Italia, Firenze, 1992, p. 39.
4.AA. VV., Materiali sul cinema italiano degli anni 50, vol. II, XIV Mostra internazionale del nuovo cinema, Pesaro, 3-10 giugno 1978.